Continua a
tremare la terra in Emilia Romagna. Una scossa di magnitudo 5.8
stamattina ha colpito la provincia modenese, ma tutto il Nord è stato
interessato dal sisma. Ancora imprecisato il numero delle vittime che la
regione rossa continua a piangere. Il paese più colpito è Cavezzo,
quasi completamente distrutto, ma la situazione non migliora a Finale
Emilia, Mirandola, Bologna, Ravenna e Cento. Città dove sotto le macerie
si trovano ancora corpi. La redazione di Sinistra Ecologia Libertà
esprime la propria vicinanza ai familiari delle vittime del terremoto e
ai cittadini che stanno vivendo gravi momenti di difficoltà.
E’ necessaria una
seria riflessione su quanto accade e la necessità di interventi urgenti
in sostegno degli sfollati e delle aziende andate distrutte. Diventa
indispensabile, dunque, l’emanazione di un Decreto da parte del Governo
che ne definisca i piani di ricostruzione e faccia ripartire le imprese.
Oltre alla sospensione delle imposte e dei tributi locali è importante
chiedere il riconoscimento di finanziamenti a lungo termine e un fondo
che permetta la ricostruzione dei beni danneggiati. Servono misure
urgenti anche per le abitazioni. E’ auspicabile che sia definito un
pacchetto a tasso agevolato che permetta la ricostruzione e si avvicini
alle richieste di indennizzo a fondo perduto. Di estrema urgenza, come
chiediamo da tempo e come prioritario del nostro programma, anche un
piano di manutenzione del territorio per garantire una maggiore
sicurezza e evitare disastri come quello di oggi.
L’ Italia è
attraversata da lutti, disperazione, paure. Ora fare la parata militare
del 2 giugno, come ribadito anche dal nostro Presidente Vendola, sarebbe
assolutamente inopportuno di fronte al dramma che ha colpito il Paese
in questi giorni. Ci sono ben altri modi per celebrare la Repubblica e
la Costituzione.
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