Certo che questo è un paese strano: c’è un magistrato della
procura di Bari che chiede venti mesi di carcere per il governatore
della Puglia Nichi Vendola.
Se si valutasse questa richiesta così per come ci arriva, sembrerebbe
un segno terribile, una mezza condanna. Se proviamo a ricostruire la
vicenda in cui è inquisito, scopriamo che Vendola è inquisito per le
accuse di una dirigente rancorosa che ha allontanato dalla sua
amministrazione non appena ne è stato scoperto il coinvolgimento nelle
inchieste della sanità. E poi che Vendola è accusato di aver favorito la
nomina di un primario che non conosceva, il professor Sardelli, vicino
al centrodestra (quindi lontano dalle sue idee), che ha costruito a
tempo di record un reparto di chirurgia toracica all’ospedale San Paolo.
Il reparto è stato giudicato dal Sole 24 ore, prima dell’inchiesta,
uno dei migliori d’Europa, e il Corriere della Sera ha raccontato in un
reportage le sue strumentazioni d’avanguardia. Sardelli era un cervello
in fuga che, riportato in Puglia, ha fatto un miracolo. Ha raccontato di
aver chiamato Vendola quando il reparto rischiava di non aprire per
problemi burocratici, e che il governatore è intervenuto risolvendo il
problema. Vendola ha detto che se condannato anche a un solo giorno si
ritira dalla politica. Nel paese dei ladri e dei corrotti, di Batman e
delle veline elette che sfilano in perizoma, io spero che ci sia un
giudice in Puglia. Perché se tra quattro giorni lo condannano per aver
fatto questo, a Vendola dovremmo dargli una medaglia.
Luca Telese
fonte: pubblico
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