lunedì 29 ottobre 2012

Una condanna da medaglia

Certo che questo è un paese strano: c’è un magistrato della procura di Bari che chiede venti mesi di carcere per il governatore della Puglia Nichi Vendola.
Se si valutasse questa richiesta così per come ci arriva, sembrerebbe un segno terribile, una mezza condanna. Se proviamo a ricostruire la vicenda in cui è inquisito, scopriamo che Vendola è inquisito per le accuse di una dirigente rancorosa che ha allontanato dalla sua amministrazione non appena ne è stato scoperto il coinvolgimento nelle inchieste della sanità. E poi che Vendola è accusato di aver favorito la nomina di un primario che non conosceva, il professor Sardelli, vicino al centrodestra (quindi lontano dalle sue idee), che ha costruito a tempo di record un reparto di chirurgia toracica all’ospedale San Paolo.

Il reparto è stato giudicato dal Sole 24 ore, prima dell’inchiesta, uno dei migliori d’Europa, e il Corriere della Sera ha raccontato in un reportage le sue strumentazioni d’avanguardia. Sardelli era un cervello in fuga che, riportato in Puglia, ha fatto un miracolo. Ha raccontato di aver chiamato Vendola quando il reparto rischiava di non aprire per problemi burocratici, e che il governatore è intervenuto risolvendo il problema. Vendola ha detto che se condannato anche a un solo giorno si ritira dalla politica. Nel paese dei ladri e dei corrotti, di Batman e delle veline elette che sfilano in perizoma, io spero che ci sia un giudice in Puglia. Perché se tra quattro giorni lo condannano per aver fatto questo, a Vendola dovremmo dargli una medaglia.

Luca Telese

fonte: pubblico

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