giovedì 4 ottobre 2012

Nichi risponde a l’Espresso

Pubblichiamo le risposte di Nichi Vendola che l’Espresso ha posto ai candidati alle primarie.

1 Riforma delle pensioni e dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori: lei pensa che un eventuale governo di centrosinistra nella prossima legislatura dovrebbe intervenire su questi provvedimenti del governo Monti, o lasciarli immutati? E qualora pensi sia necessario intervenire, in che modo lo farebbe?
Quando si parla di riforme, uno pensa ad un miglioramento della propria condizione o di quella collettiva. E invece in Italia avviene un’altra cosa: si parla di riforma quando semplicemente si scaricano sulle parti piu’ deboli della societa’ i costi di una crisi economica – causata dalla finanziarizzazione dell’economia – e di un fallimento di classi dirigenti, sempre piu’ impegnate a difendere i propri privilegi. Si e’ voluto far cassa, nel modo piu’ immediato e semplice, con interventi in ambito previdenziale e con una destrutturazione degradante mercato del lavoro.
Un giorno e’ toccato ai pensionati, il giorno dopo ai diritti dei lavoratori, l’altro ancora ai giovani sempre piu’ condannati alla pena della precarieta’.
A me colpisce che non si sia voluto intervenire, ad esempio, nel correggere i guasti profondi prodotti dalla gestione berlusconiana nel settore della scuola, della ricerca,dell’universita’. Anzi si e’ proseguito con la devastazione programmata dalla Gelmini di un settore strategico per il futuro del nostro Paese.

Ecco perche’ servono atti di discontinuita’ con questo passato, con quello berlusconiano e con quello “tecnico”: dal restituire ai lavoratori il diritto al reintegro sul posto di lavoro a seguito di un licenziamento ingiustificato; al differenziare in modo socialmente equo l’eta’ pensionabile. Ad introdurre l’equo compenso per i lavoratori e le lavoratrici autonome.
E non mi si venga a dire che questi atti servono semplicemente a difendere i “garantiti” a scapito delle nuove generazioni: semplicemente si sono tolti finora diritti e tutele al mondo del lavoro e ai pensionati ma non si sono estese opportunita’ o tutele ai ragazzi e alle ragazze del nostro Paese. E’ questa l’amara verita’. Ecco perche’ serve erogare , come si fa in tutta Europa, un reddito minimo garantito.

2 Matrimonio omosessuale, fine vita, fecondazione assistita. Se dovesse diventare il premier del prossimo governo di centrosinistra, su che posizioni schiererà il suo esecutivo rispetto a questi tre temi?
In questo Paese, dove da sempre regna sovrana l’ipocrisia della politica sui temi che toccano la vita, i costumi, la sessualità, occorre un salto culturale. Io sono stanco che si continui a giocare con La furbizia e il tatticismo. Siamo prigionieri di un universo arcaico, incapaci di far brillare la stella della laicità.
Un governo di centrosinistra dovra’ realizzare una vera rivoluzione nel campo dei diritti di libertà come nella dimensione dei diritti sociali. Non e’ piu’ sopportabile la ferocia di una legislazione che ti vieta una maternita’ felice o una fine della vita dignitosa.
Servono leggi di civilta’, moderne, giuste ed umane: e’ un impegno chiaro e netto per il centrosinistra e per la sua agenda di governo.
Il “Palazzo” parla sempre di Europa: possibile che sia solo l’Europa delle banche e della finanza quella a cui ci si ispira?

3 Il prossimo governo di centrosinistra, secondo lei, dovrebbe predisporre una patrimoniale? E se sì, per che entità di grandezza patrimoniale?
Finora abbiamo assistito alla patrimoniale sui poveri e sui ceti medio-bassi, sulle piccole e medie imprese. Chi meno ha, piú paga, chi piu’ ha piu’ resta al riparo.
Io penso che abolire l’Imu sulla prima casa e sostituirla con la patrimoniale per le grandi ricchezze possa essere uno degli strumenti per individuare nuove risorse utili per predisporre piani credibili di rilancio dell’economia italiana. A questo deve essere associato un intervento forte sulle transazioni finanziarie. Se nell’agenda di governo, per chi aspira ad una prospettiva di alternativa, non compare quella cosa antica e modernissima che chiamiamo giustizia sociale, a che serve il centro-sinistra?

4 E’ favorevole a un’aliquota marginale del 75 per cento per i redditi oltre un milione di euro come quella voluta da Hollande in Francia?
Sì, questa proposta di Hollande, come l’abbassamento dell’età pensionabile e la rinegoziazione del fiscal compact, in Italia sarebbero definite ‘una deriva estremistica’. Per me sono la sostanza di un riformismo non di facciata, non genuflesso ai poteri forti.

5 E’ favorevole al completamento della Tav tra Torino e Lione o ritiene che quegli investimenti debbano essere dirottati altrove?
Si vogliono investire miliardi di euro per un opera sbagliata, inutile, devastante dal punto di vista ambientale. Possibile che, in una situazione di drammatica crisi economica, non sia valutabile alcuna soluzione alternativa? Non dovremmo piuttosto mettere in campo una strategia moderna di trasporto collettivo, di mobilità sostenibile, di interventi strategici sull’intermodalità e sulle piattaforme logistiche?
Non e’ che forse vero che la “grande opera” di cui l’Italia ha urgente bisogno è la messa in sicurezza un territorio ormai sfibrato, devastato, dove basta un temporale per produrre disastri e vittime? La cura e la manutenzione dei territori, dalle città alle campagne, dalla costa ai fiumi, dalle montagne all’intera mappa delle aree protette: ecco l’agenda programmatica di un Belpaese sfregiato dagli abusi e dal cemento selvaggio.

6 E’ favorevole all’acquisto dei Caccia F35 nelle modalità confermate dall’attuale esecutivo o ritiene che quelle risorse debbano essere dirottate altrove?
Il programma di acquisto degli F35, uno dei programmi di armamenti piu’ inutili e costosi della storia, e con una lievitazione progressiva e costante dei costi, ha visto in questi mesi solo un piccolo ridimensionamento, peraltro neanche certo, con un taglio solo di 30 o 40 velivoli sui 131 previsti. Il governo del centrosinistra dovra’ cancellare completamente un programma che finora e’ costato 27 miliardi di e ne costera’ almeno altri 15 ed investire queste risorse nei servizi sociali, oggi messi a dura prova dalle ultime manovre.
Il nostro non e’ un pregiudizio ideologico, bensi’ un giudizio: non siamo soli, non solo in Italia ma anche negli stessi Stati Uniti, a sostenere di convertire le spese per gli armamenti in spese per il sociale. Come nella celebre visione del profeta Isaia: “forgeranno le loro spade in aratri e le loro lance in vomeri…”

7 E’ favorevole a tagliare le attuali esenzioni e facilitazioni della Chiesa Cattolica e a versare l’otto per mille non espressamente indicato dai contribuenti a iniziative di ricerca scientifica o di welfare locale anziché redistribuirlo proporzionalmente ai diversi soggetti (Chiese e Stato)?
Si. Assolutamente. Tutti devono fare la loro parte in questa fase della vita del Paese. La prima lezione di laicità io l’ho appresa sul Vangelo: a Dio quel che è di Dio, a Cesare quel che è di Cesare.

8 E’ favorevole a mettere un tetto di 5000 euro netti agli stipendi di tutti gli eletti (in Parlamento e nelle regioni)? O, in alternativa, metterebbe comunque un tetto e a quale livello?
Io guido un partito che ha uno stile di vita francescano e che vive essenzialmente con l’impegno e spesso il sacrificio dei suoi militanti, e con il contributo dei suoi eletti nei consigli regionali, provinciali e comunali. Bisogna dare esempi di rigore morale.
Serve sobrieta’ nei comportamenti individuali e collettivi: questo e’ il nostro marchio. Ma so bene che non basta. Serve anche un ulteriore taglio ad indennita’ e finanziamenti. Il massimo stipendio non dovrebbe superare di 10 volte lo stipendio minimo dei dipendenti.
Ma questo non solo in politica: ci sono fior fiore di moralisti bacchettatori della casta che abitano il bel mondo della finanza, del giornalismo, dell’impresa, dei gran commis di Stato, che dall’alto dei loro principeschi emolumenti danno lezioni pelose.

9 E’ favorevole a limitare l’uso delle auto blu alle sole quattro massime cariche dello Stato? O, altrimenti, a quali cariche riserverebbe le auto blu?
Io sono favorevole ad individuare tutti gli sprechi possibili ed immaginabili della pubblica amministrazione, delle istituzioni, della politica. Non sopporto pero’ la demagogia.
Sono favorevole a limitare l’uso delle auto blu, anche perché chi la possiede ha tutti gli strumenti per automunirsi. Vantiamo in Europa un primato negativo, non possiamo non capovolgere questo dato. La lascerei alle massime autorità dello Stato e per i casi motivati di sicurezza.

10 In caso di sua vittoria alle primarie e i caso di permanenza dell’attuale legge elettorale, a quali partiti-liste-movimenti proporrà un’eventuale coalizione?
Innanzitutto mi auguro ed auguro agli italiani che il Porcellum, voluto dal centrodestra, non ci sia piu’ alle prossime elezioni. Mi auguro anche che non venga sostituito da un SuperPorcellum.
Occorre innanzitutto restituire ai cittadini italiani la possibilita’ di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento, e di conoscere prima del voto le alleanze e i programmi.
Il centrosinistra a cui penso e’ fatto si da partiti, ma non solo. Ci sono movimenti, associazioni, esperienze di governo locale che nel corso di questi anni hanno segnato una battaglia contro il liberismo, hanno rappresentato un argine al regime berlusconiano. E’ ora che queste voci, queste istanze, queste esperienze abbiano una voce, non solo di testimonianza.
Solo cosi’ potremo segnare una discontinuita’ anche con il governo Monti, quella discontinuita’ che possa significare una speranza nuova per il futuro dell’Italia.

fonte: l’espresso

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