Non voglio entrare nel dibattito interno al Partito Democratico.
Lo trovo assurdo e mi sta stretto, perché nel frattempo il paese reale è
da un’altra parte, ha altre esigenze, altri bisogni. Il Paese parla del
lavoro che non c’è, della frustrazione degli insegnanti, dei
libri scolastici e delle cure che costano troppo. Temo moltissimo che il
tema della lotta per le candidature possa occultare la questione vera,
che per me è eliminare l’ingiustizia. La questione vera è mandare in
soffitta la stagione del liberismo. Ho paura che quando l’unica cosa che
emerge è la lotta tra i giovani che vogliono prendere il potere dei
vecchi e i vecchi che non lo vogliono mollare, il rischio è che non si
mette in discussione la sostanza e cioè un modello sociale, le scelte
politiche che hanno portato l’Italia al disastro.
E mentre la lotta per le candidature nel PD provoca un rumore
assordante, il governo si permette di introdurre il silenzio assenso che
consente di edificare in luoghi sottoposti a vincolo ambientale e
paesaggistico. Di questo dobbiamo parlare, del rinnovamento della classe
dirigente a partire dai temi sensibili e dalle necessità che i
cittadini esprimono.
Nichi Vendola
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