mercoledì 9 maggio 2012

Dal voto una nuova partecipazione per il cambiamento


I risultati del primo turno delle amministrative mostrano la foto di un paese profondamente scosso dalla crisi, una crisi che è sociale e politica.
A fronte del crollo del Pdl ed in generale del centrodestra, la vittoria del centrosinistra è sostanzialmente elettorale e non ancora politica, per questo è arrivato il momento di scegliere il progetto e non più di attardarsi solo su schemi di alleanze. C’è una larga affermazione delle esperienze civiche, in molte di queste Sel è stata presente fin dall’inizio, inoltre è esploso il fenomeno dei candidati del Movimento 5 stelle, molto legati alla domanda di partecipazione dal basso e di cambiamento che rappresenti una netta discontinuità che non può essere certo sottovalutata. In questo quadro emerge una sostanziale irrilevanza del Terzo polo, a fronte della vasta eco che le posizioni dei suoi leader hanno nei media.

Come Sel consideriamo importantissimi i risultati conseguiti in molte città, piccole e grandi, dove abbiamo sia eletto sindaci del nostro movimento, che sostenuto esperienze di rinnovamento, in particolare con le primarie. Vogliamo esprimere tutto il nostro ringraziamento ai nostri iscritti e simpatizzanti che, senza mezzi e con grande generosità, hanno confermato la crescente presenza nel territorio della nostra proposta politica, sia dove ci siamo presentati con il nostro simbolo che dove siamo stati animatori di liste civiche. I risultati di Genova con Marco Doria, di Taranto con Ezio Stefano e di Rieti con Simone Petrangeli sono straordinari, sia per la possibilità di vittoria al ballottaggio che per il nostro risultato di lista. In ogni caso saremo impegnati al fianco di tutti i candidati che abbiamo sostenuto al primo turno nei ballottaggi, per rendere ancora più corposa l’affermazione delle candidature di centrosinistra.
E’ indispensabile non guardare a queste elezioni solo con il filtro del crollo del centrodestra. La richiesta di un progetto politico chiaro, partecipato e alternativo è fortissima. Le forze del centrosinistra devono essere consapevoli che l’Italia è a metà del guado tra Francia e Grecia: si può affrontare la crisi con un discorso netto contro l’austerità o precipitare nel caos recessivo proposto dai tecnocrati. Bisogna intervenire al più presto per offrire al paese una proposta di governo credibile e in discontinuità con le politiche antisociali del governo Monti. In ogni caso per Sel questo è il terreno di iniziativa che porteremo avanti con determinazione.
Nei prossimi mesi la crisi sociale diventerà sempre più drammatica: dall’ingiusta tassazione sulla prima casa con l’Imu agli aumenti delle tariffe, dall’indebolimento dei diritti dei lavoratori alla totale assenza di misure ecologicamente sostenibili per rilanciare l’occupazione e l’economia. Sel ribadisce la sua più ferma opposizione alle misure del governo. Bisogna mettere al centro la lotta alla precarietà, l’equità fiscale e sociale, creare occupazione e sviluppo con una nuova economia verde, difendere i beni comuni. Per fare tutto ciò non è più rinviabile dare la parola ai cittadini.
Riteniamo perciò indispensabile essere nelle mobilitazioni sociali delle prossime settimane, a partire da quelle dei lavoratori e degli studenti. Saremo ancora più impegnati nel proporre la buona politica, quella fatta con spirito e comportamenti rigorosi, trasparenti e disinteressati. La strada per combattere la crisi è quella di far pagare chi ha prodotto la crisi: dalla patrimoniale sulle grandi ricchezze ad una rigorosa azione di controllo sullo strapotere della finanza. Vogliamo proporre il reddito di cittadinanza per tutti e tutte ma riteniamo altrettanto indispensabile che la politica non sia sequestrata dai partiti che sprecano le risorse dei cittadini. Una nuova partecipazione è indispensabile per il cambiamento del paese.

Coordinamento Nazionale SEL

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