martedì 28 febbraio 2012

Non siamo e non saremo colonia da conquistare

Dopo le nuove minacce e ritorsioni contro delegati e iscritti Fiom alla Sata, denunciate dagli operai, anche attraverso registrazioni che il Quotidiano della Basilicata ha pubblicato in esclusiva, sedici sindaci del Vulture e dell’hinterland potentino hanno intrapreso un’iniziativa comune.

"Il pesante clima intimidatorio che regnerebbe nella FIAT – SATA di Melfi, così come emerge dalle testimonianze pubblicate nei giorni scorsi dal Quotidiano di Basilicata, offende la sensibilità di ogni sincero democratico ed impone  una presa di posizione non reticente da parte delle istituzioni di governo locale di quest’area.

Minacce di morte, occultamento di infortuni, comportamenti punitivi adottati nei confronti di lavoratori gravemente malati, un numero impressionante di “limitazioni” (50%), causate da incidenti e/o malattie contratte sul lavoro disegnano uno scenario inquietante.
Questo è quel che resta della retorica sulla fabbrica integrata in un momento nel quale, peraltro, si presenta come nebulosissimo il destino produttivo dello stabilimento lucano nelle prospettive globali di una galassia FIAT, sempre più orientata verso altri lidi.
Questo è ciò che ci sentiamo di denunciare in una fase in cui il Presidente di Confindustria, nel tentativo maldestro di abbattere le ultime tutele esistenti a presidio dei diritti di chi lavora, dichiara impunemente che il sindacato difenderebbe “ladri ed assenteisti”.
Noi Sindaci intendiamo rappresentare un territorio che interloquisce e si confronta democraticamente con la grande fabbrica. Non siamo stati e non diventeremo una colonia da conquistare o un popolo da ridurre in schiavitù.
Chiediamo, dunque (tanto per cominciare), che si dia rapida attuazione al dettato della L.R. n°27 del 2007 che prevede l’istituzione di un osservatorio permanente sugli infortuni e le malattie professionali e che la Regione Basilicata vigili affinché le attività di controllo, prevenzione e formazione finanziate e da finanziare si realizzino puntualmente alla FIAT come altrove.
Chiediamo, infine, che chi di competenza indaghi e persegua, ove se ne ravvisino gli estremi, i reati che tali inqualificabili comportamenti configurano".


I Sindaci

Rossella QUINTO (Sindaco di Acerenza)
Roberto TELESCA (Sindaco di Atella)
Vito SUMMA (Sindaco di Avigliano)
Nicola VERTONE (Sindaco di Banzi)
Giuseppe MECCA (Sindaco di Barile)
Francesco MASTRANDREA (Sindaco di Forenza)
Antonio MASTRODONATO (Sindaco di Maschito)
Gennaro MENNUTI (Sindaco di Montemilone)
Antonietta FIDANZA (Sindaco di Oppido Lucano)
Federico PAGANO (Sindaco di Palazzo San Gervasio)
Michele SONNESSA (Sindaco di Rapolla)
Felicetta LORENZO (Sindaco di Rapone)
Antonio PLACIDO (Sindaco di Rionero in Vulture)
Donato ROMANO (Sindaco di Ruvo del Monte)
Gerardo FASANELLA (Sindaco di San Fele)
Bruno TAMBURRIELLO (Sindaco di Venosa)

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