Le primarie del centrosinistra ci consegnano, a pochi mesi dal
voto, una coalizione che si misura con i nodi reali dell’agenda politica
per il governo del paese.
La centralità del lavoro e l’urgenza di una diversa politica
economica, la conversione ecologica dell’economia come costruzione di un
nuovo modello sociale capace di rispondere alla crisi, la piena
affermazione dei diritti di libertà e di autonomia della persona, il
bisogno di rinnovamento e ricambio delle classi dirigenti come atto
fondativo di una nuova politica: la discussione ed il confronto su
questi nodi emersi nel corso delle primarie rende ora più concreta la
messa in campo di una proposta effettivamente alternativa al governo
tecnico e apre la prospettiva ad una guida politica del centrosinistra
nel paese.
Oggi possiamo dire a ragione che tutto questo non era affatto
scontato. La difficoltà di concepire le primarie come strumento di
selezione della leadership a partire prima di tutto dai contenuti di
merito della scelta e della responsabilità politica, la tentazione di
tramutarle in una pura contesa interna di significato congressuale del
partito democratico, la tendenza di gran parte del sistema mediatico di
raffigurarle come il duello tra due soli contendenti, rischiavano di
limitarne il senso per il quale ci siamo battuti prima nel rivendicarle e
poi nel contribuire fortemente a realizzarle. E cioè la necessità, per
tornare a vincere, di realizzare quella connessione virtuosa tra la
partecipazione più ampia e diffusa dei cittadini e la costruzione di
un’agenda politica capace di contrastare la crisi e dare speranza al
cambiamento del paese.
E’ qui precisamente che si è collocata, con questo esplicito
obiettivo sin dall’inizio, la scelta di Nichi Vendola di candidarsi alle
primarie del centrosinistra. Nelle condizioni date, prima delle quali
un arco di tempo ben più limitato di quello di cui hanno disposto i suoi
contendenti, questa scelta ha reso più reale e concreto il confronto,
ponendo in primo piano nodi programmatici che sarebbero altrimenti
apparsi sullo sfondo e che oggi, viceversa, rendono ben più credibile la
proposta alternativa della coalizione. Nodi che si chiamano
sradicamento della precarietà, ripristino del diritto sancito
dall’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, introduzione del reddito
di cittadinanza per i giovani, riesame della controriforma Fornero sulle
pensioni, centralità della democrazia di genere, diritti di libertà
della persona, interi e non più dimezzati. Su questi fondamentali nodi e
su altri importanti temi dell’agenda di governo, come il bisogno di
considerare prioritaria la ricostruzione di un sistema formativo delle
nuove generazioni, il consenso alla candidatura di Vendola è risultato
significativo, particolarmente nelle aree di maggiore sofferenza sociale
del paese, come in tutto il Mezzogiorno e nei grandi agglomerati
urbani. Esso ha inoltre contribuito, al momento del ballottaggio, nello
spostare più a sinistra il baricentro della contesa.
Diversi e importanti passaggi stanno ora dinanzi a noi e si
intrecciano in un arco di tempo ristretto nel quale misurare la coerenza
tra l’esito emerso dalle primarie e la concreta proposta di governo che
il centrosinistra saprà offrire al paese. Noi intendiamo affrontarli
tenendo stretto il rapporto tra la nostra autonomia, culturale,
politica, organizzativa e l’unità di una coalizione di cui ci sentiamo
parte imprescindibile nel tracciarne il profilo politico e di governo.
Proprio per questo guardiamo oggi all’esito del ballottaggio non come ad
una conta tra vincitori e vinti bensì come la condizione di partenza
per aprire una prospettiva di cambiamento reale, assumendo dal confronto
delle posizioni che si sono espresse tra i candidati e soprattutto
dentro i loro elettorati tutte quelle istanze e quelle proposte capaci
di interpretarlo oggi di fronte al voto e di realizzarlo domani
nell’esercizio del governo del paese.
La campagna elettorale del nostro partito e del centrosinistra è già
cominciata. E’ fondamentale continuare il lavoro fin qui svolto dai
comitati per Vendola e arricchire i temi nazionali con le priorità
politiche e sociali espresse da ogni singolo territorio. Intendiamo
portare un contributo determinante al rinnovamento della classe
dirigente del centrosinistra promuovendo forme di partecipazione aperte e
democratiche per la selezione della candidature, a partire dal criterio
di genere.
La Presidenza di Sinistra Ecologia Libertà ha espresso nei confronti
di Nichi Vendola il ringraziamento forte ed affettuoso per il suo
impegno denso di quella passione e qualità politica che rappresentano
una risorsa determinante per la sfida che è dinanzi a noi.
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